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ToggleFare fitness mentre si balla?!
Parliamo di un insieme di “discipline” che da diversi anni ha trovato un suo spazio ben definito all’interno del mercato fitness e wellness. Ad oggi in quasi tutte le palestre del mondo c’è sempre un corso che tratta attività di fitness musicale.
Zumba, step, fit dance, trampolini, gag e attività simili sono diventate una solida realtà e ad oggi contano un quantitativo spropositato di gente iscritta. Spesso queste attività si rivolgono ad un pubblico femminile che spesso trova in esse un compromesso tra l’attività svolta in sala attrezzi e un’attività che stanca. Impossibile confutare questa affermazione, il fitness musicale stanca!
La stanchezza attiva in noi un circuito particolare che determina una maggior attivazione di catecolamine ma soprattutto di serotonina. Quindi quella sensazione di benessere data dalla serotonina (sensazioni endorfiniche), consente al cliente di star bene e di aver l’impressione di aver dato il massimo.
A riprova di quanto detto fin qui vi riporto la mia esperienza di Rimini wellness 2023. Uno delle fiere più importanti al mondo trattanti fitness e non solo. Ad oggi tale fiera conta almeno 4 padiglioni dedicati ad attività musicali. Vi assicuro che tutti questi padiglioni erano strapieni di gente che si allenava dalla mattina fino al termine della fiera. Incredibile la mole di persone attirate da zumba fitness e dalle attività di spinning. Molto popolati anche i padiglioni di fit dance, trampolini e gag.
Ma qual è il fulcro di tale trattazione? In questo articolo cercheremo di dare dei cenni di come si articolano queste attività e cercheremo di capire quanto realmente contribuiscono al raggiungimento dell’obiettivo del cliente. Affronteremo questi argomenti con leggerezza senza approfondire esattamente il quadro della situazione poiché, parliamo di attività abbastanza lontane dal mio ambito di competenza.
L’obiettivo resta quello di fornirvi utili nozioni che possano aiutarvi a ragionare e a scegliere con criterio che tipo di attività intraprendere.
Zumba fitness
Nasce negli anni 90 dal ballerino colombiano Alberto Perez il quale decide di unire il ballo in stile colombiano con qualche esercizio derivante dal mondo del fitness. Pian piano si diffuse a macchia d’olio in tutta l’Europa e ad oggi conta una quantità enorme di gente iscritta ai vari corsi di zumba. L’unione tra hip-hop, samba e altre danze a quella di squat, affondi etc. crea un mix quasi perfetto tra dovere e piacere.
Inutile dirlo, parliamo di una disciplina che attira, dati alla mano, per più del 90% pubblico femminile.
Lo zumba fitness è una forma di allenamento total body molto gradita dalle donne un po in qualsiasi fascia di età, in quanto permette di:
- Tonificare
- Allenarsi in maniera aerobica, e quindi stancare.
- Attivare il circuito delle catecolamine e della serotonina fornendo una sensazione di benessere psico-fisico
Quindi l’obiettivo principale dello zumba fitness e più in generale di tutte le attività facenti parte della sfera del fitness musicale è quello di creare buon umore, creare gruppo e quindi rapporti sociali e in un’ultima istanza, permette di divertirsi.
Qual è quindi il ruolo dell’arte nel training e perché ci stiamo occupando di questo ambito?
L’arte nel training vuole portare scienza all’interno del complesso mondo del training e sembra facile intuire come lo zumba fitness sia una disciplina molto lontana dagli ambiti scientifici. Questo perché manca una reale forma di progressione all’interno della programmazione.
Quindi mie care donne che vi approcciate a questa tipologia di attività fatelo con discrezione e criterio. Sicuramente chi vende lezioni di zumba promette di dimagrire in tempi celeri, addirittura si legge sui vari blog che due settimane di zumba gold ad alta intensità si riesce a dimagrire anche di 4kg. Sappiamo ormai come per dimagrire realmente e bene bisogna inevitabilmente associare una dieta corretta e un’attività in palestra studiata attentamente. In tal senso vi rimando ad altri articoli qui pubblicati, trattanti questi argomenti.
Purtroppo non basta solo lo zumba per dimagrire e soprattutto per conservare i risultati raggiunti ma occorre anche la ghisa. In sostanza l’alternanza tra i vari metabolismi è fondamentale. Per cui è altrettanto fondamentale introdurre nei vostri allenamenti esercizi di forza e resistenza per lo più anaerobica. Il consumo delle calorie durante attività aerobiche spesso si ha attraverso un catabolismo quasi solo esclusivo di carboidrati, ovvero macronutrienti che il corpo rimpiazzerà senza troppa difficoltà.
In conclusione quindi non dobbiamo condannare lo zumba o denigrarlo quasi come se fosse un’attività fraudolenta o completamente inutile perché non è così. Lo zumba fa bene all’umore e questo basterebbe per capire quanto essere felici sia una cosa positiva in un mondo sempre più triste. Ma attenzione a cosa vi vien detto e come soprattutto vi viene venduto.
Integrare nel vostro programma di allenamento in palestra delle lezioni di zumba, una a settimana magari, appare un ottimo compromesso e un’ottima strategia per dimagrire nel modo più corretto possibile.
Quindi non vi fermate alla prima ricerca, alla prima chiave di lettura di una disciplina motoria ma analizzatela attentamente e costruite insieme al vostro trainer un programma che tenga conto per l’80% di quello che vi occorre realmente per raggiungere i vostri obiettivi e per il 20% di quello che invece vi piace fare, che sia corsa, piscina, camminata con le amiche o attività di fitness musicale.
La moda del GaG
Il gag ha uno storia molto particolare perché a differenza di altre attività e discipline create e lanciate nel mondo del fitness il gag è il contrario e nasce da una necessità. Le donne vogliono migliorare glutei addominali e braccia; inutile mentirci e quindi ecco che nasce il gag.
L’acronimo, l’avete capito sta per addominali, gambe e glutei e quindi parliamo di una sorta di allenamento total body che coinvolge questi tre distretti muscolari.
- Sfatiamo subito un mito: molte delle attività svolte durante un allenamento gag non vanno mai a coinvolgere in maniera assolutamente selettiva un singolo gruppo muscolare. Ricordiamo sempre che il nostro corpo è una struttura che possiamo definire dinamica, dove tutto è maledettamente collegato. Quindi non muoviamo mai un singolo muscolo ma bensì questo si organizza in sinergia con altri muscoli che lo aiutano durante l’esecuzione motoria.
Es. prendiamo un semplicissimo curl con manubrio, esercizio “venduto” per allenare il bicipite brachiale. Ci sarebbero tante considerazioni biomeccaniche da fare a riguardo ma limitiamoci a dire che l’esecuzione del movimentò di flessione dell’avambraccio sul braccio è permessa attraverso una sinergia tra:
- bicipite brachiale (protagonista),
- coraco-brachiale e brachio-radiale (attore non protagonista)
- tricipite (regista e agonista del movimento). Ovviamente anche il mantenimento della posizione del braccio fermo è permesso attraverso un’azione isometrica di altri muscoli tra cui fascio sterno-costali del gran pettorale, sicuramente dal deltoide e da alcuni muscoli della cuffia dei rotatori. Quindi la distribuzione del carico esterno si riflette su quello interno in misura differente tra i vari muscoli.
Contestualizzando questo semplicissimo esempio possiamo facilmente intuire come tutti gli esercizi non attivano mai solo e sempre un singolo muscolo per cui, anche il gag lo definiamo come una forma di allenamento total body che vi permetterà di allenare, magari in maniera indiretta, anche dorso, petto e gambe.
Anche il gag è una forma di allenamento che possiamo definire cardiovascolare che insite molto sulle componenti aerobiche, così come detto in precedenza per lo zumba. Quindi anche il gag vi fa sudare e per tale ragione viene spesso venduto come un fantastico allenamento brucia grassi. Su questo punto vale tutto quello detto nel precedente paragrafo quindi, occhio a come ci approcciamo a queste discipline. Va bene farle, ma con criterio.
- Un altro aspetto interessante che ne vale la pena menzionare è quello legato al fatto che il gag essendo una disciplina nata per soddisfare le richieste delle donne, viene spacciato come una forma di allenamento che asciuga il fisico e che non fa gonfiare i muscoli.
Bene, qui ci sarebbe un mondo da dire ma cerchiamo di rendere il concetto semplice e poco pedante.
Diciamo che l’utilizzo principale del metabolismo aerobico indebitamente porta ad un accumulo di lattato ematico, il famoso acido lattico. A questo punto il corpo utilizza questo lattato fin quando può riconvertendolo in piruvato che a sua volta crea glucosio fin quando può ma; ad un certo punto quando la quota di produzione di lattato è maggiore del suo processo di smaltimento, inizia ad accumularsi (punto soglia). Spesso l’accumulo di lattato da quella sensazione di gonfiore muscolare.
Questo discorso così detto è soggettivo cioè non tutte le donne accumulano e smaltiscono lattato in maniera uguale, dipende dal biotipo. Vi ricordate: la forma a mela, quella a pera e quella a peperone, bene in base alla vostra costituzione il corpo utilizza il lattato in maniera diversa.
Nella fattispecie sono le donne a pera ad essere più a rischio perché spesso tendono ad accumulare rilevanti quote di lattato.
Quindi il gag fa gonfiare i muscoli? Potrebbe farlo, specie se hai un fisico a pera. Quindi attenzione!
Una buona idea potrebbe essere quella di utilizzare delle posizioni al termine del vostro allenamento gag che consentono al corpo di gestire il lattato in eccesso. Ad esempio assumere la posizione della squadra con gambe alte e tese al termine del vostro training per 5-7 minuti potrebbe essere un modo per facilitare il ritorno venoso e quindi lo smaltimento di lattato. Potrebbe esserlo ma non è detto che lo sia, sta a voi e soprattutto al vostro trainer valutarne la possibile efficacia.
In conclusione anche il gag non ci sentiamo di condannarlo ma ancor più dello zumba va contestualizzato, personalizzato nel limite del possibile e ragionato.
Fatevi sempre seguire da un trainer competente che sia in grado di creare un programma ad hoc per voi.