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ToggleLa vigoressia o anoressia inversa
La vigoressia anche detta bigoressia è niente poco di meno che una forma di dismorfia muscolare, in sostanza parliamo di una condizione di salute caratterizzata dall’ossessione per la muscolatura del proprio corpo e la compulsione all’esercizio fisico.
Sembra un concetto così lontano da noi che ci alleniamo le nostre tre volte a settimane cercando di raggiungere risultati ma vi assicuro che è molto più vicino di quello che pensate.
Entrate in sala attrezzi e guardatevi intorno, non sarà difficile notare gente che in fase di “pump” è li davanti allo specchio provando delle pose a casaccio viste in qualche gara di bodybuilding. Provate a guardarvi intorno e noterete qualcuno che dopo una serie è li a prendere qualche integratore strano, magari troverete anche gente con gli occhi sbarrati che urla e grida per completare l’ultima ripetizione in totale fatica.
Attenzione, il nostro obiettivo non è accusare nessuno né fare di tutta l’erba un fascio ma bensì quello di riflettere su quanto tutto ciò possa essere vicino o meno al concetto di “palestra”. La realtà dei fatti è che spesso alcune di queste persone stanno lentamente passando la soglia del patologico.
Questo accade soprattutto se una persona si allena da anni ma senza ottenere i risultati sperati e quindi è li disposto a provare ogni cosa per migliorare realmente.
La mente di ognuno di noi è labile e spesso permeabile a quello che ci viene detto, a quello che ci viene proposto… e quindi il nostro cliente inizia a provare di tutto e finalmente inizia ad avere risultati.
Nella rassegna di oggi prenderemo in esame alcune delle sostanze maggiormente utilizzate in qualsiasi ambito, dall’amatore al professionista. Parleremo di steroidi, di integratori anabolizzanti, di ormoni e di tutte quelle costante utili per perseguire ed inseguire quell’ideale edonistico narcisistico della massa muscolare.
Inutile dire che tutto ciò ha delle gravissime ripercussioni sulla nostra salute ed è proprio attraverso questo articolo che cercheremo di raccontarvi realmente a cosa andate incontro assumendo tutto ciò.
E quindi ne vale la pena? Ne vale la pena rovinarsi la vita, perché di questo stiamo parlando, solo per inseguire un ideale malsano e stereotipato?
Gli steroidi anabolizzanti
Dai dati più recenti registrati dai controlli antidoping WADA (categoria C) e dai protocolli di farmacologia, gli steroidi a base anabolizzante, il testosterone e i diuretici sembrano essere le sostanze maggiormente utilizzate da molti bodybuilder e aspiranti tale.
Il termine anabolizzante indica letteralmente la capacità di aumentare la sintesi proteica e quindi, un maggior introito di proteine nel tessuto muscolare implica un aumento importante del volume muscolare.
Ma non solo, gli steroidi anabolizzanti stimolano eritropoiesi e gluconeogenesi determinando una riduzione considerevole del senso di fatica. Possiedono inoltre una grande capacità ergogenica (aumenta il livello di forza) e per tale ragione, in passato, hanno trovato una larga diffusione anche in ambito clinico terapeutico.
Negli anni 30 gli steroidi venivano utilizzati per curare la sindrome di Turner, alcune forme di anemie e persino il tumore alla mammella.
Commercializzati nel 1958 sono diventati una realtà importante in tutti quei sport di potenza e forza e ad oggi la WADA li ha etichettati in tre categorie principali:
- Steroidi anabolizzanti androgeni: closterolo, nandrolone, stanzolo, testosterone
- Ormoni peptidici: GH, gonadotropina, HCG, somatostatine IGF-1
- B2 agonisti: clembuterolo, fenoterolo
- Vari: tamoxifene, finasteride
Gli steroidi anabolizzanti possono essere assunti in forma orale o iniettabili, hanno una buona biodisponibilità dopo somministrazione orale per via del metabolismo di primo passaggio. In ambito doping si somministrano con dosi che vanno da 10 a 100 volte maggiori delle normali dosi terapeutiche e vengono assunti con cicli dalle 6 alle 12 settimane con stop di 6 settimane prima di riprendere il ciclo. Lo stop serve ovviamente per desaturare i recettori.
Affidandosi a medici competenti e ciclizzandoli in maniera corretta, associandoli spesso a diuretici è possibile anche risultare negativi ai test antidoping.
Esistono alcuni ormoni utilizzabili a cicli per sostituire gli steroidi anabolizzanti, come ad esempio gli ormoni femminili: HCG e LH. Se utilizzati sapientemente hanno un ridotto rischio di tracciabilità rispetto a testosterone ed epitestosterone e determinano effetti analoghi.
Chi fa uso di steroidi o ormoni anabolizzanti sa bene che il rischio è dietro l’angolo. Parliamo non solo del rischio di essere scoperto e neanche di quelli legati alla salute, ma di quello di andare oltre il proprio obiettivo diventando enormi. Per tale motivo si associano:
- Diuretici: favoriscono l’eliminazione dei metaboliti e determinano un’ottima riduzione della ritenzione idrica.
- Tiroxina: è fondamentale in quanto contrasta l’aumento di peso legato all’azione anabolizzante steroidea.
- Tamoxifene: contrasta uno dei principali effetti collaterali che è la ginecomastia.
Arriviamo ora alla parte che forse interessa più di tutte ovvero quella legate agli effetti collaterali. Tra i tanti problemi cui potremmo incorrere utilizzando queste sostanze ne citiamo i principali e i più rilevanti:
- Effetti virilizzanti come acne ed irsutismo
- Ritenzione idrica non controllata con fasi di rapido aumento e rapida diminuzione
- Edemi
- Aumenta la volemia
- Ipertensione
- Tossicità epatica che nei casi più gravi sfocia in ittero colestatico e forme di carcinoma epatico
In aggiunta a questi citiamo anche gli effetti tossici che queste sostanze possono provocare:
- Ginecomastia
- Tumore alla prostata
- Tossicità renale
- Ipertrofia cardiaca
- Aneurosima aortico
- Sfera comportamentale (euforia, ansia, aumento dell’aggressività e “roid rage” la così detta rabbia da steroide)
- Intolleranza insulinica
A lungo andare sviluppano gravi forme di dipendenza dovute all’interazione col sistema limbico della serotonina. In fase di sviluppo possono determinare alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisario determinando un mancato sviluppo dei testicoli, ipogonadismo e arresti della crescita.
Quindi prima di provare con queste sostanze, prima di affidarsi a medici o trainer disposti a tutto per farvi raggiungere il vostro obiettivo, chiedetevi se davvero ne vale la pena.
Il testosterone
Ormone endogeno prodotto dalle gonadi secreto dalle cellule di Leyding a livello testicolare. Per via del suo grande affetto anabolico trova uso e abuso in molte palestre.
Spesso utilizzato per via endovenosa si lega a proteine plasmatiche per circa il 98% quindi il 2% di testosterone libero determina l’emivita dello stesso pari a circa 8 giorni. Successivamente viene metabolizzato dal fegato che lo riduce a diidrotestosterone promuovendo a livello fisiologici: aumento della densità ossea, aumento eritropoiesi e aumento della resistenza a fatica.
In ambito doping, il testosterone promuove un duplice effetto: quello androgenico e anabolizzante.
Spesso è proprio l’effetto androgenico a creare disagio (vedi l’aumento delle mammelle ad esempio) e viene spesso contrastato in associazione con altre sostanze tra cui Fans e diuretici.
Ad oggi sono disponibili oltre 100 preparati diversi a base di testosterone e possono essere facilmente reperibili tramite internet o in alcuni stati esteri. Più di ogni altra sostanza dopante il testosterone e metaboliti annessi vengono utilizzati da atleti di potenza e velocità in associazione con diete iperproteiche con alto apporto calorico e intensa attività fisica.
I protocolli di somministrazione sono quelli detti nel capitolo precedente; in particolar modo il testosterone viene assunto con protocolli piramidali (cicli iniziali bassi + alte concentrazioni in fase centrale + ritorno al dosaggio iniziale basso).
Addirittura recentemente sembra aver preso piede una pratica assurda che si chiama Stacking. In sostanza consiste nell’assumere quante più sostanze possibili tutte insieme con l’assurda convinzione che possono mantenere gli effetti anabolizzanti ritardando quelli tossici. Pazzesco!
Attenzione però non tutti gli steroidi e i derivati del testosterone costituiscono fenomeni di doping. Infatti soprattutto per soggetti asmatici, in dosi limitate, hanno grandi effetti positivi come: broncodilatazione, ipertrofia fibre II e aumento della contrattilità del miocardio.
Per questo motivo spesso l’asma è stato il movente per eludere i controlli antidoping (vedi le olimpiadi di Pechino 2028 e Atene dove il 20% dei ciclisti inglesi risultò asmatico). Tra tutti gli steroidi quelli annessi a WADA nel 2010 utilizzabili a scopo terapeutico sono:
- Salbuterolo: max 1600mg in 24h
- Formoterolo: max 54mg in 24h
- Salmeterolo: in dosi prescritte dal medico
Effetti collaterali e tossici del testosterone assunto in dosi incontrollate sono molto simili a quelli precedentemente detti con la differenza che il testosterone presenta gravi problematiche di reversibilità degli effetti.
In sostanza anche se smetti non ritorni mai più come prima di aver iniziato e i livelli di testosterone endogeno restano sottostimati per sempre. Inoltre essendo una sostanza maggiormente assunta per via endovenosa può provocare AIDS e problematiche simili.
Recentemente si è focalizzato l’attenzione sull’effetto di steroidi e testosterone a livello centrale in particolare su alcuni prodotti di sintesi detti neuro steroidi. Queste sostanze sembra possano avere un’azione non androgena né anabolizzante ma mediata dell’interazione con i recettori GABA. Tali recettori mediano il rilascio di serotonina e quindi, tutto questo per dimostrare che nonostante la persona sia consapevole degli effetti collaterali e tossici non riesce a smettere.
Ancora una volta siamo qui a farci la stessa domanda, ne vale la pena?
Conclusione
In questo elaborato abbiamo cercato di fornirvi un quadro più completo degli effetti positivi ma soprattutto negativi legati all’utilizzo di steroidi a base anabolizzante e ormoni simili come testosterone e annessi.
Sicuramente il nostro obiettivo non è quello di creare un trattato di farmacologia bensì quello di fornire maggiori conoscenze su un ambito che ancora molto spesso è oggetto di discussione e di dibattito.
Bene o male sappiamo tutti quanto queste sostanze facciano male ma allo stesso tempo non sappiamo ancora bene quanto realmente possono provocare problemi che non guariranno mai.
Per cui state attenti a cosa vi propongono, specie nelle palestre “old school” dove potreste trovarvi in conversazioni con gente che ha provato e crede di aver raggiunto i risultati. Non dimenticatevi mai che i risultati si raggiungono con costanza impegno e dedizione giorno dopo giorno. Programmate e organizzate i vostri allenamenti con criterio evitando inutili scorciatoie che possono rovinarvi la vita.
Fatemi sapere cosa ne pensate.